La porta di fuoco di Giano

È dal passato che dobbiamo attingere come da un maestro per evitare di commettere errori già sperimentati, molti dei quali motivo di profonda sofferenza e di coazione a ripetere che dimostra che non ne abbiamo compreso il messaggio intrinseco. Ogni passaggio è una tappa del nostro percorso verso la luce, una possibilità di aumentare consapevolezza e di porre un nuovo mattone per la costruzione del nostro futuro che dipende esclusivamente da noi e non deve essere depotenziato dalla diffusa e limitante abitudine umana di trasferivi ricordi traumatici del passato che diventano previsioni autosabotanti, destinate purtroppo a realizzarsi perché espressione di convinzioni di cui spesso siamo inconsapevoli.

Nel bimbo sono già presenti l’adulto e anche il vecchio, come anche nell’anziano rimane un bambino interiore che va amato e coccolato, come ogni bimbo che vuol essere rassicurato e accolto con amore.
Col solstizio incomincia l’inverno, la stagione fredda, oscura, percepita come il momento di sonno della natura. Anche molti animali vanno in letargo, le piante sono spoglie e solo pochissimi fiori sfidano il gelo. Eppure proprio da adesso, progressivamente, la luce strappa pian piano qualche ora al buio verso la primavera che ritornerà in tutto il suo splendore.

Questa stagione fredda può essere percepita come momento di sospensione, ma dobbiamo accettarne e comprenderne il profondo valore, poiché le pause sono imprescindibili per ottenere armonia, e, per fare solo un esempio banale, sarebbe impossibile ascoltare correttamente e apprezzare la musica senza le sospensioni.

In molte regioni si usa ancora l’antico adagio “sotto la neve pane”, proprio perché il candido mantello custodisce i semi che germoglieranno alla fine del gelo. La natura è perfetta nella sua ciclicità e solo dopo l’inverno trionfa la luce della primavera che
permette lo schiudersi di nuove vite e il risveglio dal letargo di tanti animali!